★ BERLINO 1936 / LA STORIA DI LUZ LONG E JESSE OWENS / di Giuseppe Alessandri / San Paolo Ragazzi – https://www.edizionisanpaolo.it/catalogo/categorie/ragazzi/narrativa-san-paolo-ragaz.aspx 2023 / a partire da 12 anni ★
Questa è la storia di un’amicizia che non sarebbe dovuta esistere quella dell’atleta tedesco Luz Long (1913-1943) e dell’atleta afroamericano Jesse Owens (1913-1980). In effetti le storie sono due, ma poi convogliano nelle Olimpiadi del 1936 a Berlino.
Le storie cominciano molti anni prima nel 1918 a Lipsia in Germania e a Oakland negli Stati Uniti, quando Luz e Jesse sono solo dei bambini, alternando un capitolo a testa, l’autore ci racconta delle loro famiglie e dei loro desideri permettendoci di comprendere l’ambiente in cui i due atleti sono maturati diventando due uomini completamente diversi ma profondamente uguali.
Luz vive un’infanzia spensierata circondato dalla sua famiglia diventando una promessa dell’atletica che viene notato e invitato a gareggiare come rappresentante della Germania nei Giochi Olimpici di Berlino del 1936, fortemente voluti da Hitler per scopi propagandistici al fine di presentare al mondo una Germania nuova, forte e unita.
Jesse invece dopo qualche piccolo problema di salute quando era un bambino, conosce molto presto il mondo del lavoro e solo l’incontro con l’allenatore giusto lo porta ad essere “L’uomo più veloce del mondo” o “La freccia nera” scelto per rappresentare l’America alle Olimpiadi di Berlino. Una partecipazione molto discussa perché i nazisti mettevano in dubbio le capacità atletiche degli individui che non corrispondevano a precise caratteristiche “ariane”
Da entrambi i paesi le aspettative erano alte, i due atleti non si conoscevano, ma quando Jesse sbagliò i primi due salti per accedere alla finale, Luz gli diede alcuni suggerimenti che gli permisero di “volare” e qualificarsi.
L’abbraccio fra i due è uno dei più alti momenti dello sport del Novecento, perché lo sport è in grado di unire oltre ogni pregiudizio razziale.
Jesse in quell’Olimpiade vince quattro medaglie d’oro per il suo paese.
I due atleti si scambiano gli indirizzi e restano in contatto epistolare anche durante lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, dove Long sarà costretto ad arruolarsi e morirà in combattimento nel 1943 a soli trent’anni.
Un romanzo piacevolissimo che invita a seguire il proprio cuore e a “fare la cosa giusta”, perché in molti casi un gesto fa più rumore di un’intera battaglia.
H!
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