Narra un’antica leggenda popolare (una voce di corridoio ottocentesca) che Lewis Carrol (1832 – 1898) l’autore di Alice nel Paese delle Meraviglie, abbia usato un TANGRAM per creare alcuni personaggi in seguito inseriti nel suo famoso racconto.
Infatti è noto che oltre uno scrittore Carrol era anche un matematico, e l’antichissimo gioco del Tangram si basa proprio su principi matematici (o quanto meno geometrici).
Così il Bianconiglio, la Lepre Marzolina, la Regina, lo Stregatto, il Cappellaio Matto, altro non sono che il risultato di un insieme casuale di forme geometriche millenarie.
C’è anche chi sostiene che tutti i personaggi del racconto di Carrol possano essere costruiti con un Tangram (però non so se qualcuno ci ha mai provato)!
Ma cos’è esattamente il Tangram? E’ un antico rompicapo cinese, un semplice quadrato – di qualsiasi materiale, ma solitamente di legno – spezzettato in sette parti (le sette pietre della saggezza) dalle forme e proporzioni precise, con le quali si possono comporre innumerevoli figure, però è assolutamente necessario usare tutte le parti del quadrato per comporre una singola figura.
H!
(immagini: il Tangram e le silhouettes di alcuni dei personaggi di Alice nel Paese delle Meraviglie)
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