🐭 AL LUUUUUUUPO! / di André Bouchard / traduzione di Fabio Regattin / Logos edizioni – Gli albi della Ciopi, 2022 / a partire da 5 anni 🐭
Roonf… Zzzzzz! ROOONF…Zzz!
Tutto comincia con una bambina che dorme nel suo letto sotto una coperta rosa.
Una bambina che russa sonoramente ignara di quello che sta per accadere.
Quali creature si nascondono nella notte?
Quali orribili mostri attendono nell’ombra?
Sicuramente un lupo dal pelo nero anzi, un Luuuuuuupo perché ulula moltissimo!
Accidenti se ulula… Ulula così forte che disturba l’incubo che abita sotto il letto della bambina addormentata. Un incubo di tutto rispetto fatto di artigli e… zampe di gallina.
Così non va, l’incubo si lamenta: tocca a lui spaventare la bella addormentata (che non si sveglia nonostante il baccano)!
Chi ha la precedenza? Chi fa più paura? Non ha importanza, il lupo risolve la situazione a “modo suo”.
Tolto di mezzo l’incubo sotto il letto arriva un altro mostro: il Signorincubodellanonna! Decisamente più brutto del suo collega…
Ma via, fra mostri ci si aiuta e l’ultimo arrivato si unisce al coro del lupo.
Però niente sveglia la bambina.
A questo punto sorge un dubbio: è lei a doversi svegliare?
Un bellissimo albo illustrato di André Bouchard riconoscibile dal suo tratto minuzioso e dalle sue storie che prendono spunto dalle fiabe per raccontare qualcosa di completamente diverso.
In questo caso la paura diventa la protagonista anzi, una vera e propria materia di discussione fra tre esperti che si considerano (con un pizzico di superbia) i migliori spaventatori notturni. Eppure quella che sembra solo una disputa per uno spavento coi fiocchi è qualcosa di più: siamo forse tutti in un sogno che qualcuno sta sognando? Oppure, meno filosofico ma decisamente più probabile: è pesante mangiare le nonne la sera?
Ironico, divertente, surreale, un albo illustrato che scorre in orizzontale, come un fumetto o un cartone animato in 2D, per cominciare a parlare della paura, ma anche, di lupi e di mostri che alla fine hanno gli stessi problemi di qualsiasi impiegato che vuole fare bene il suo lavoro.
I più attenti scorgeranno fra i disegni delle autocitazioni dell’autore, dei piccoli omaggi alle fiabe e alcuni mostri che “misenbradiavergiàvistodaqualcheparte”.
Roonf… Zzzzzz! ROOONF…Zzz!
H!
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