🐭 IL COLLEGIO / di Eliselle / Einaudi Ragazzi, 2022 / a partire da 11 anni 🐭
“(…) forse il mondo era fatto a rovescio perché quelle dei buoni e dei cattivi erano le regole a cui dovevano sottostare i bambini, mentre i grandi seguivano tutta un’altra scala di valori, altrimenti non sarebbe scoppiata la guerra (…)”.
Sassuolo, 1944.
Anna ha 12 anni e quando la sua casa viene bombardata è costretta a spostarsi con la sua famiglia nel vecchio collegio di Sassuolo, un’antica villa ottocentesca adibita a ricovero per gli sfollati.
Cinquataquattro famiglie trovano spazio nelle stanze del collegio, Anna fa subito amicizia con Gabriella, una ragazzina della sua età che sostiene di vedere le anime dei morti e si scontra con Carlo, il bullo, meritandosi il soprannome di “Pólga” (pulce).
Gabriella infatti riesce a scorgere le anime dei morti accanto alle persone vive che li hanno amati, è una sua particolarità che lei cerca di nascondere, riesce perfino a conversare con presenze vissute il secolo precedente. Una notte però anche Anna avverte la presenza dei “fantasmi” perché sente degli strani rumori provenire dalle soffitte sigillate del collegio.
La vita procede lenta nella piccola comunità, i tedeschi sono ancora nel paese e lasciano una scia di terrore ad ogni loro passaggio poiché nel paese occupato la loro posizione comincia a scricchiolare, ma la guerra fa sentire la sua voce anche attraverso “Pippo”, un nome buffo per definire un aereo americano da ricognizione portatore di morte che sgancia bombe a grappolo, un errore di pronuncia della parola inglese “Piper”.
La morte e la vita sono comunque una presenza costante nel collegio perché attraverso le vicende degli inquilini, gli scontri fra ragazzi e l’amicizia di Anna e Gabriella ascoltiamo discorsi di speranza, resistenza e paura.
Discorsi in dialetto, discorsi di sopravvivenza e di dolore, ma anche di speranza per una nuova vita che sta arrivando. Perché la guerra non può durare per sempre!
E poi c’è il segreto celato nelle soffitte del collegio che Anna e Gabriella sono determinate a scoprire…
Un romanzo ispirato ai ricordi della nonna dell’autrice che ci proietta nell’Italia del 1944 quando l’occupazione e la guerra erano fuori dall’uscio e (come spesso accade) le persone si erano adattate a vivere con il rumore dei motori degli aerei sopra la testa.
Ma è anche lo spaccato di una comunità che non si è arresa cercando di portare un po’ di normalità (come l’albero di Natale) in un mondo alla rovescia.
Eliselle ha scritto un romanzo di fantasia allacciandosi alla realtà, perché il collegio del titolo durante la guerra era la sede di un comando nazista e solo in seguito venne adibito ad abitazione per gli sfollati. La struttura ottocentesca era quella dei Nobili di san Carlo di Modena che raccoglieva i ragazzi durante il periodo estivo.
Oggi però quel collegio non c’è più, ma nona causa dei bombardamenti, è stato demolito nel 1973 dopo un incendio.
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