IL MAIALINO DI NATALE
di J. K. Rowling
illustrazioni di Jim Field
traduzione di Valentina Daniele
Salani Editore, 2021
a partire da 9 anni
Mimalino (Lino) è il pupazzo preferito di Jack.
Lino è un maialino di pezza fatto della stessa stoffa di un asciugamano morbido con la pancia piena di palline di plastica. Le sue zampette sono fatte apposta per asciugare una lacrima, è grigiastro, sbiadito e con un orecchio rigido per essere stato succhiato troppo. Inoltre gli occhi di Lino non sono più quelli originali, ma due bottoni che la mamma ha sostituito ai precedenti che si sono persi.
Lino non è perfetto, ma è il migliore amico di Jack, loro due sono cresciuti insieme.
Così, quando il giorno prima di Natale Lino viene smarrito sull’autostrada, Jack non si dà pace per la sua perdita e non vuole nemmeno il Maialino di Natale che gli hanno comprato per rimpiazzarlo.
Ma poi nella notte dei miracoli e delle cause perse qualcosa accade.
Tutti gli oggetti della stanza di Jack prendono vita e il nuovo Maialino di Natale gli parla della Terra dei Perduti, un luogo dominato dal Perdente, dove tutto ciò che viene smarrito si riversa nell’attesa di essere ritrovato. Sicuramente nella Terra dei Perduti c’è anche Lino.
Così Jack decide di seguire il Maialino di Natale in quello strano mondo oltre il Mondo dei Vivi per riportare a casa il suo migliore amico.
Jack scopre immediatamente che la Terra dei Perduti ha regole molto precise e una geografia complessa: è divisa in più città ricche e povere a seconda dell’importanza degli oggetti smarriti, divise da grossi spazi aperti che sono la “terra di nessuno” (la zona di caccia del Perdente).
Le “Cose” nella Terra dei Perduti hanno la lettera maiuscola, perché non sono solo oggetti, ma vere e proprie creature che hanno preso vita proprio perché sono state usate e amate dagli esseri umani e, in quel mondo dimenticato, aspettano solo di essere ritrovate e aspirate nella Terra dei Vivi attraverso i buchi sul soffitto (anche se non tutte hanno la stessa sorte).
Non ci sono solo oggetti, ma anche frammenti, ricordi, emozioni, stati d’animo e brutte abitudini (persino quelle si possono perdere!). C’è una specie di polizia, composta da oggetti pericolosi e taglienti, e ogni Cosa deve seguire delle regole precise se non vuole essere mangiata dal Perdente: un mostro assemblato che succhia la vitalità degli oggetti, e quando vengono catturati dal Perdente anche il loro corpo fisico nel Mondo dei Vivi scompare.
Ma un bambino vero non può stare nella Terra dei Perduti, deve uscire prima che finisca la notte di Natale, altrimenti rimane intrappolato per sempre, e il Perdente lo sa.
Così Jack e il Maialino di Natale (che ha deciso di ribattezzare Nat) devono sbrigarsi a trovare Lino -il vecchio pupazzo è molto amato, quindi non può essere fra gli oggetti “comuni”- e uscire da quel mondo prima che finisca il tempo.
Ma è davvero Lino il pupazzo da salvare?
Così nella notte dei miracoli e delle cause perse un maialino di pezza e un bambino vivono un’avventura straordinaria alla ricerca di un giocattolo smarrito. Ma nella Terra dei Perduti non tutto è come sembra, la Rowling riesce a far parlare gli oggetti che di solito non hanno voce, portando a galla speranze, frustrazioni e paure di Cose che alla fine vengono solo usate e gettate via.
Una storia natalizia che fa riflettere su tutto quello che ci circonda (e che troppo spesso diamo per scontato) dove ritornano i temi cari all’autrice inglese come il potere, l’amicizia, l’amore incondizionato, il sacrificio e la speranza.
Dimenticavo: c’è anche Babbo Natale!
H!
(immagine: la copertina del libro)
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