MUSTANG
di Marta Palazzesi
Il castoro, 2020
a partire da 11 ANNI
Texas, 1950.
Robb vive con sua sorella Susan nella piantagione di zio Richard e zia Adele, perché i loro genitori sono andati a cercare fortuna nelle piantagioni di arance in California.
Robb è cresciuto insieme ad Amery, un giovane schiavo della piantagione, che era il suo migliore amico fino al giorno “dell’incidente”.
A Robb non piace la sua vita in Texas, si sente rinchiuso e vuole raggiungere i suoi genitori, ma per farlo gli occorre molto denaro.
Il desiderio di libertà di Robb si scontra con quello di Amery: entrambi infatti desiderano scappare dalla piantagione e hanno un piano molto preciso.
Intanto un grosso branco di Mustang (i potenti cavalli selvaggi dell’America nord occidentale) si sta spostando sul territorio rovinando i pascoli. Robb li ha visti per primo, perché ha avuto un “incontro ravvicinato” con il branco rischiando di essere travolto, ma è stato salvato da Ako, una giovane Comanche che vive lontana dalla sua tribù.
I destini dei tre ragazzi si incrociano mettendo insieme tre personaggi completamente diversi ma con un desiderio che li accomuna.
Ognuno di loro deve trovare la sua strada e per farlo è disposto a tutto.
I Mustang sono i co-protagonisti silenziosi di questa storia e rappresentano bene il desiderio di libertà bellissima e fragile che si scontra con gli interessi dei proprietari terrieri.
Così in un Texas di metà Ottocento scaldato dal sole dove le disparità sociali sono immense, tre giovani ragazzi fanno la differenza e cercano la loro strada nonostante vivano in un mondo che giustifica regole assurde. Non è semplice ribellarsi alle convezioni, ma (come dice Ako) scegliere la strada più facile non è mai un bene.
Un libro per ragazzi che fotografa molto chiaramente la condizione degli schiavi neri in America nel 1800, ma anche il loro desiderio di rivalsa, la certezza di essere nati uguali (come recita la Dichiarazione d’Indipendenza) e di meritare una vita dignitosa. L’autrice però mette a confronto tre diversi punti di vista, perché anche lo sterminio degli indiani andava di pari passo con l’espansione dei pascoli e delle coltivazioni da parte dell’uomo bianco.
Un romanzo di formazione con tre protagonisti in cui è facile identificarsi, per riflettere su ciò che è stato perché non accada mai più.
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