LE STREGHE DEL MEZZANOTTE
di Davide Sarti
Edizioni Corsare, 2021
a partire da 11 anni
Finnicus non è ancora una strega, ma potrebbe aspirare a diventarlo, però è un maschio e in una congrega di streghe tutte femmine quelli come lui non sono ben voluti.
Eppure la madre di Finnicus era una strega molto potente che gli ha passato i poteri, così lui ha deciso di coltivarli e nel frattempo cerca di scoprire cosa le è successo cinque anni prima quando è stata colpita nove volte da nove fulmini… sicuramente una magia ben architettata.
A Finnicus non resta che andare al pub Mezzanotte, un locale pieno zeppo di streghe, proprio il giorno in cui compie quattordici anni per… ammazzare una strega!
In realtà la sua missione è convincere una di loro a diventare la sua insegnante e indagare durante l’apprendistato.
Ma le regole stregonesche sono chiare: bisogna seguire un certo “rito” per farsi accettare da una di loro come apprendista.
L’incontro/scontro avviene proprio con la strega Liviana (la prima di cui il ragazzo sospetta) che è anche la sua l’insegnante di lettere.
Ma questo è solo l’inizio perché Finnicus dovrà entrare con delicatezza nella congrega che (ovviamente) non vede di buon occhio l’antico potere scorrere nelle vene di un maschio. Inoltre lui è dotato di un pungente sarcasmo naturale che le streghe proprio non riescono a cogliere.
Il primo (strapazzato) approccio di Finnicus con la congrega non avviene solo con Liviana, ma anche attraverso Violante, l’apprendista che seguirà le lezioni insieme a lui. Infatti per essere consacrato strega a tutti gli effetti deve studiare e superare delle prove solo in apparenza innocue …
Comincia così l’avventura di Finnicus nel mondo delle streghe alla ricerca della verità su sua madre e, pagina dopo pagina, conosciamo la sua storia e la strampalata nonna con cui vive, mentre ci vengono svelati riti e incantesimi così antichi che sembrano saltati fuori da un grimorio.
Non è facile saper dominare la magia, perché bisogna “sentirla” e non tutti la percepiscono nello stesso modo.
Indubbiamente la ricerca dell’autore è stata precisa a approfondita ed è riuscito anche a scindere i due macrocosmi della magia: quello tradizionale e quello frutto di ricerca scientifica, tutto incastrato alla perfezione in un romanzo avvincente e senza pause che incalza il lettore fino all’ultima pagina.
Non mancano poi le creature magiche, un’antica profezia e le riflessioni di Finnicus sulla vera natura della magia.
Un bellissimo romanzo di formazione, che profuma di fiori e spezie, dove il protagonista abbraccia il suo “destino” e trova finalmente il suo posto nel mondo (in entrambi i mondi).
H!
(immagine: la copertina del libro)
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