IL GIARDINO DEI MUSI ETERNI
di Bruno Tognolini
Salani, 2017
a partire da 11 anni
Ginger è una gatta Maine coon a pelo semi lungo.
Ginger è morta e la sua famiglia umana l’ha sepolta nel Giardino dei Musi Eterni, un piccolo cimitero per animali fuori città.
Ginger si risveglia dopo poco nella sua “nuova casa” e, dopo lo sbigottimento iniziale, lentamente comincia a conoscere quel luogo eterno dove gli animali che sono stati amati vengono sepolti dai loro umani e si risvegliano come anime impalpabili dal pelo lucente.
La sua nuova condizione di Àniman (Animanimàle) però non ha ammorbidito il carattere pungente di Ginger che come gatto di razza pura si sente un poco superiore anche se ormai è un’anima luminosa.
Presto Ginger capisce come funzionano le cose nel Giardino dei Musi Eterni, grazie anche alla sua amicizia con Orson, un pastore maremmano che diventa subito il suo compagno di corse nel vento (mai avrebbe immaginato di diventare amica di un cane!). Ma nel Giardino ci sono molti altri animali che convivono in armonia, perché ormai fanno parte del tutto e il tutto fa parte di loro.
Piano piano la gatta prende confidenza con il Giardino e si accorge che non solo le anime degli animali morti riescono a comunicare fra loro, ma lo fanno anche alcune anime vive (i Saltafossi) che riescono a vedere oltre il velo della realtà,
Però dopo l’arrivo di Ginger in quel luogo di pace cominciano ad accadere fatti molto strani: il burbero custode del cimitero e il suo cane molosso stanno cercando qualcosa tra le tombe, mentre uno dopo l’altro spariscono alcuni ospiti del luogo eterno. Inoltre il comune ha deciso di vendere il terreno del Giardino ad una ditta di costruzioni.
E poi ci sono quei pelouches dagli occhi vitrei densi di cattiveria che compaiono fra le braccia dei bambini in visita rendendoli arrabbiati e infelici.
Insomma, l’ultima dimora di Ginger non è così pacifica come le avevano prospettato all’inizio i suoi nuovi amici trapassati.
Così la gatta entra a far parte della Ficcamusi, una squadra scelta di Àniman incaricata di indagare su tutte le cose strane che avvengono nel Giardino dei Musi Eterni. Ma non è sempre facile dire la verità…
Un romanzo giallo diverso scritto con il tratto poetico che contraddistingue lo stile di Bruno Tognolini, che esplora un aldilà diverso dal solito e risponde con delicatezza alla domanda “Dove vanno gli animali dopo la morte?”.
L’autore descrive l’esperienza ultraterrena come una fusione di anime animali che diventano un tutt’uno con la natura creando piccole comunità dove le differenze fra razza e specie non contano più. Si fondono con il vento e con la pioggia in un’armonia straordinaria, senza perdere l’affetto che hanno provato in vita per i loro compagni umani.
Sono animali parlanti e intelligenti, che non hanno perso la voglia di correre nei prati, solo che adesso i prati per loro sono tutto il mondo: posti che possono raggiungere con pochi balzi delle zampe posteriori.
Un romanzo straordinario che parla di vita, di morte, di animali, di affetto e di eternità.
“Tu sei tutti e tu sei tu.
Tu sei ovunque e tu sei qui.
Tu sei sempre e tu sei ora”, questa è l’eternità.
H!
www.salani.it/
(immagine: la copertina del libro)
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