“La pietra blu”
di Jimmy Liao
Camelozampa, 2019
a partire da 6 anni
“La pietra blu giace serena nel profondo della foresta…”.
Comincia così questo capolavoro di Jimmy Liao che, attraverso una protagonista molto particolare parla di casa, di nostalgia e di appartenenza.
La pietra blu pensa che resterà per sempre nella foresta, ma un giorno viene spezzata in due parti e una delle due parti comincia il suo viaggio.
All’inizio la metà spezzata diventa una grande statua che tutti ammirano al centro di un museo, poi una fontana in mezzo ad un bellissimo giardino, una scultura di un pesce in riva al mare per accogliere i naviganti, una mezzaluna, una lapide, un gatto, un pezzo di muro in una cella…
La pietra subisce dieci trasformazioni ma, ogni volta che intravede qualcosa di blu, pensa alla sua metà rimasta nella foresta e, per il dolore del ricordo, si sgretola diventando sempre più piccola.
La pietra blu viene ogni volta ritrovata, raccolta, riutilizzata, rimodellata e si trasforma continuamente in qualcosa di diverso.
Intanto il tempo passa e la pietra durante le sue metamorfosi diventa una cosa preziosa e poi dimenticata: tutti coloro che la incontrano la lasciano sola, così a lei manca la sua metà, quella che giace serena nel profondo della foresta, e si spezza nel ricordo di quello che non le appartiene più.
Alla fine non le resta che diventare polvere e lasciarsi trasportare dal vento verso… casa.
Man mano che la storia e le stupende illustrazioni di Jimmy Liao scorrono sotto i nostri occhi seguiamo la pietra che diventa sempre più piccola mentre la sua malinconia diventa sempre più grande.
E’ una pietra blu, ma noi il blu lo vediamo solo all’interno, quando si sgretola.
In ogni sua trasformazione la pietra viene colorata, solo il suo cuore rimane blu, e rimane blu anche alla fine, durante la sua penultima trasformazione, quando viene modellata proprio a forma di cuore.
Il blu (appunto) è il cuore della pietra ed è il colore della sua metà a cui vuole tornare.
“La pietra blu” è un albo illustrato che si presta a molteplici chiavi di lettura: la metà della pietra rimasta nella foresta potrebbe essere una madre che si separa dal figlio e lui, dopo tante esperienze, conserva ancora la voglia di tornare da chi lo ha generato.
La metà della pietra rimasta nella foresta potrebbe anche essere una casa: un luogo a cui si sente di appartenere e a cui si vuole rientrare dopo aver visto il resto del mondo.
Oppure la metà della pietra rimasta nella foresta potrebbe essere l’identità a cui ci si vuole riconsegnare dopo aver indossato mille maschere colorate…
Sicuramente Jimmy Liao è riuscito a rappresentare la malinconia: le ha dato un colore e un corpo capace di sbriciolarsi, frantumarsi e spezzarsi anche se fatto di pietra. Le ha dato un luogo dove tornare, dove tutto è cominciato.
Questo uno di quei rari libri che si presta a più interpretazioni dove fra le sue pagine ognuno trova un pezzo di sé (o l’altro pezzo di sé).
Sicuramente è un altro piccolo capolavoro di parole e colori uscito dalla penna del poliedrico autore cinese.
H!
(immagine: la copertina del libro)
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