“Dov’è finita Ranocchietta?”
di Géraldine Elschner
illustrazioni di Stéphane Girel
Jaca Book – Ponte delle arti, 2020
(a partire da 4 anni)
Giacca, cappello di paglia, barba bianca e una tela sotto braccio: questa era la figura di Monsieur Claude che si può incontrare a passeggio nel suo giardino/studio di Giverny in Normandia.
Agli occhi di una piccola rana (Antonietta la ranocchietta) però quell’uomo austero che scruta il laghetto tutti i giorni non può che essere un cacciatore di ranocchiette!
Ma non c’è da aver paura, le spiegano un rospo e i fiori del giardino, quello è Monsieur Claude, lui non “caccia” rane ma tutti i colori di cui si veste la natura.
Ogni giorno Monsieur Claude sceglie il posto perfetto per le sue opere, pianta il cavalletto e tira fuori i pennelli, i suoi soggetti preferiti sono proprio le ninfee (i gigli d’acqua) che dipinge velocemente prima che la luce del sole -spostandosi- cambi tutti i colori.
Antonietta capisce che non deve aver paura, allora decide di essere immortalata anche lei in uno degli splendidi quadri di Monsieur Claude ma… lei è verde, proprio come tutto ciò che la circonda, e a nulla le serve mettersi in posa, la sua pelle si confonde con il verde del fogliame, il verde dei rami, e quello delle canne di bambù riflessi nell’acqua del laghetto che -come uno specchio- rivela quell’immensa tavolozza di colori che è Madre Natura.
Monsieur Claude è il pittore impressionista Claude Monet (1840 – 1926) che fece comporre quel giardino secondo il suo gusto. Ogni fiore veniva piantato dai suoi giardinieri proprio perché lui lo potesse dipingere una volta sbocciato, il ruscello che scorreva vicino alla casa alimentava il laghetto artificiale delle ninfee con il famoso ponticello giapponese.
In questo paradiso Monet dipinse i suoi fiori ogni giorno fino alla fine della sua vita.
Ma perché dipingeva così tante volte lo stesso soggetto?
In realtà, oltre che alla bellezza della natura, il pittore era interessato a cogliere le differenze di colore che creano i giochi di luce del sole durante le ore del giorno. Per questo dipinse numerosissime tele sempre con lo stesso soggetto (e le sue ninfee sono le più famose).
Un albo davvero straordinario, dove le illustrazioni sono perfettamente allineate con l’opera di Claude Monet e il testo, per nulla invadente, si amalgama con leggerezza ai colori delle tavole.
Un libro d’arte che farà avvicinare i più piccoli alla produzione di questo grande pittore impressionista.
La casa/studio e il giardino di Giverny oggi sono gestiti dalla fondazione Monet che offre la possibilità a tutti di visitare questo luogo meraviglioso:
H!
(immagine: la copertina del libro)
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