“La collezione di Joey”
di Candace Fleming
illustrazioni di Gérard DuBois
Orecchio Acerbo, 2019
(6 – 7 anni)
Joey Cornell raccoglieva tutto…
Joey era un bambino che raccoglieva cose, andando il giro con il suo carretto. Tutto quello che gli solleticava la curiosità finiva nella sua collezione di “cose”: un ferro di cavallo arrugginito, sassi, conchiglie, bambole, barattoli…
Anche i suoi genitori, il signore e la signora Cornell, quando tornavano dalle loro faccende portavano a Joey qualcosa che il ragazzo potesse aggiungere alla sua collezione.
Le sorelle di Joey intanto lo prendevano in giro, ma lui continuava a raccogliere e mettere da parte tutto ciò che lo affascinava.
Perché? A cosa serviva tutta quella roba?
Joey a chi lo interpellava rispondeva sempre: “Chissà”.
La collezione di Joey cresceva con lui, e in pochi anni riempì il fienile.
Ogni oggetto raccolto non era casuale, ognuno ricreava in lui una sensazione, un’emozione, un colore…
Ma quando un giorno accadde ciò che non dovrebbe mai accadere ad un bambino, quando Joey vide suo padre portato via dall’ambulanza senza fare ritorno e la casa divenne vuota, solo la sua collezione era lì ad accoglierlo e, solo in quel momento, capì ciò che era sempre stato davanti ai suoi occhi: gli oggetti si appartenevano, si fondevano, si univano creando una forma d’arte.
Joey si mise ad assemblare oggetti durante i giorni successivi e alla fine confezionò a mano dei biglietti d’ingresso per invitare la famiglia alla sua prima mostra (nel fienile).
Joseph Cornell nacque a New York nel 1903, divenne un artista famoso nell’assemblaggio di oggetti, ed è universalmente riconosciuto come l’esponente americano più importante del Surrealismo.
Non si è mai definito pittore o scultore, lui non aveva mai studiato arte, divenne molto famoso per le sue (Shadow Boxes) scatole di legno protette da un vetro in cui assemblava oggetti disparati trovati per le vie di New York affinché si “parlassero”. Gli oggetti che usava per le opere provenivano tutti dalla sua immensa collezione personale.
Questo libro è un omaggio all’opera di Joseph Cornell e, con illustrazioni un po’ retrò, vuole ripercorrere l’infanzia dell’artista americano raccontando l’origine dalla sua grande collezione di oggetti e la nascita del suo percorso artistico.
“La questione non è ciò che si guarda, ma ciò che si vede”. (Joseph Cornell)
H!
(immagine: la copertina del libro)
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