🐭 SOLO SE MI CREDI / STORIA D’AMORE E DI ANARCHIA / di Guido Quarzo e Anna Vivarelli
BUR – https://www.rizzolilibri.it/ 2021 / a partire da 12 anni 🐭
Torino, 1905.
Carlo è giovanissimo, lavora come fattorino per la rinomata pasticceria Perosino, accarezza il sogno di diventare pasticcere, ha una passione per i libri (e i personaggi) di Emilio Salgari ed è innamorato di Margherita.
Pochi semplici elementi che si intrecciano ad una Torino di inizio secolo tumultuosa, fatta di povertà, di lavoro e delle case del centro dove i nobili si fanno consegnare i pasticcini.
A Carlo piace il suo lavoro perché gli lascia abbastanza tempo libero per leggere i libri di Emilio Salgari (famoso scrittore torinese che affascina i suoi lettori con romanzi ambientati in paesi esotici), per prendere qualcosa dal cesto degli “avanzi malfatti” della pasticceria e per vedere Margherita.
Però questo libro comincia con l’omicidio di un anarchico, accusato di aver partecipato alla cospirazione sfociata nell’omicidio del re Umberto I qualche anno prima…
Ma come si incontrano queste due storie apparentemente così distanti?
Con tanti piccoli balzi nel tempo (che gli autori gestiscono appuntando una data sotto ogni capitolo) a poco a poco veniamo a conoscenza di tutti gli antefatti che hanno preceduto la morte sospetta dell’anarchico, intenzionato a coinvolgere Carlo per fargli consegnare una lettera segreta in un palazzo elegante.
Intanto noi seguiamo Carlo durante le consegne, le visite in biblioteca, i piccoli ritardi accumulati per vedere Margherita e conosciamo attraverso i suoi occhi tutti i personaggi che diventano sempre più tridimensionali man mano che ci addentriamo nelle loro case e nelle loro abitudini. C’è la medium Lydia Gazzola che lascia sempre una buona mancia, c’è l’avvocato Piloni con la sua bellissima moglie francese, c’è il professor Cesare Lombroso noto alienista torinese, c’è lo scrittore Emilio Salgari che fa le sue ricerche in biblioteca (e diventa amico di del protagonista), ci sono gli sfuggenti fratelli proprietari della rinomata pasticceria Perosino, c’è Margherita e, ovviamente, la famiglia di Carlo: sua madre e suo fratello. Ognuno ha la sua storia da raccontare e un suo spazio fra le pagine del libro dove ricopre un ruolo ben preciso nella costruzione del giallo: chi ha ucciso l’anarchico Dante Ghisleri (ma soprattutto, è stato ucciso)?
Poi ci sono anche i discorsi politici che scivolano sotto forma di volantini propagandistici nelle fabbriche e fra le fasce più povere, ci sono gli scioperi, ci sono la vineria della Rosa, il cimitero Monumentale e le vie del centro coperte dai portici. Soprattutto però c’è un’accuratezza storica che accompagna sapientemente il lettore fra le strade di Torino del 1905.
Un romanzo storico piacevole e incalzante capace di scavare nei pensieri dei suoi personaggi che sfuggono, cambiano, crescono e si evolvono in un susseguirsi di colpi di scena.
H!
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