🐭 WASSILY KANDINSKY – IL FUNAMBOLO DEI COLORI / di Federica Chezzi e Angela Partenza / illustrazioni di Stefano Porro / Fondazione Ragghianti – ALT! Arte Libera Tutti / Maria Pacini Fazzi Editore, 2022 / a partire da 9 anni 🐭
Wassily Kandinsky ha “inventato” l’Astrattismo.
L’Astrattismo è un movimento artistico nato in Germania, grazie anche alle intuizioni di Wassily Kandinsky che a trent’anni dalla Russia si trasferì a Monaco per diventare un artista, sperimentare nuovi linguaggi e gustare anche lui le innovazioni artistiche che convergevano nella città tedesca da tutta l’Europa.
Ma Kandinsky è sempre stato un “astrattista”?
Ovviamente no, il suo percorso artistico comincia (appunto) in Russia dove studia da avvocato… ma cosa c’entra l’avvocato con l’artista?
Adesso ve lo racconto, anzi, ve lo faccio raccontare dalle pagine di questo libro che -con poche e decise pennellate- traccia il profilo di uno dei più grandi artisti del Novecento.
Wassily non è mai stato un ragazzo come gli altri, non ha mai dipinto in maniera convenzionale, perché lui i colori li “sentiva”, li sentiva uscire borbottanti dal tubetto e li abbinava al mondo di suoni che lo circondava.
I colori per il giovane artista erano strumenti per fermare sulla tela le emozioni: il blu pacato, il giallo dinamico, il rosso stabile, il nero per sconfiggere la paura…
Però (appunto perché giovane) Wassily non aveva ancora dato un nome a queste sensazioni, si limitava a tracciare quello che vedeva e che sentiva soprattutto nel suo periodo passato nel nord della Russia, dove i colori dei popoli rurali influenzarono molto la sua arte.
Nel frattempo Wassily studiava da avvocato, ma a trent’anni decise che l’avvocatura non faceva per lui e si trasferì a Monaco per vivere in prima persona le correnti artistiche che passavano anche dalla città tedesca.
Ed è proprio a Monaco che la musica entra prepotentemente nella vita dell’artista russo quando, dopo aver assistito a un concerto di Arnold Schönberg, capisce che i suoni si possono anche “dipingere”. Questa consapevolezza porta Wassily Kandinsky ad approfondire un nuovo linguaggio artistico fatto di immagini che non necessariamente rappresentano qualcosa, che non ricreano fedelmente la realtà, ma sono bellezza pura!
“Non dipingere con gli occhi, ma con le emozioni” è il punto di partenza (e di arrivo) dell’Astrattismo!
Una volta dato un nome alla sua visione Wassily non si ferma più: le sue opere vengono esposte in grandi musei e la sua ricerca continua (nonostante due guerre mondiali) lo porta sempre più lontano a sperimentare con le forme e a dipingere la musica. Quando poi Wassily torna in Russia viene accolto come un maestro.
Il bambino che spremeva i tubetti di colore per ascoltarne il suono ce l’ha fatta: è diventato un artista: uno dei più grandi del Novecento!
Non è facile descrivere la vita e le opere di un pittore astrattista, perché bisogna cambiare la nostra visione delle cose ed entrare dentro le sue emozioni, ma la vita di Wassily Kandinsky raccontata da Federica Chezzi e Angela Partenza, suona come una fiaba nata in Russia per essere raccontata in tutto il mondo ed esposta in nei grandi musei. Una fiaba che danza in punta di piedi sui colori (come un funambolo) per restituirci l’affresco di un artista che riusciva a “sentire” con gli occhi.
Le illustrazioni di Stefano Porro poi sottolineano bene la passione del pittore per i colori che sembrano andare oltre la superficie del quadro.
Alla fine del libro troverete tutte le indicazioni per “costruire” il vostro personalissimo quadro astratto.
ALT! è una collana d’arte per bambine e bambini di tutte le età, ricca di opere, interazioni, immersioni, sospiri, risate, misteri, pensieri, riflessioni, scoperte. Libri per crescere liberi.
H!
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