🐭 COSE INUTILI DEL CORPO UMANO / SULLE TRACCE DI QUANDO AVEVAMO LA CODA / di Rachel Poliquin / traduzione di Alice Cominotti / illustrazioni di Clayton Hanmer (CTON) / De Agostini, 2022 / a partire da 9 anni 🐭
Il corpo umano è una macchina perfetta, ma come tutti i macchinari ha qualche “bullone in più”. Il corpo umano conserva le tracce di un passato lontano nel quale quello che oggi è considerato “inutile” serviva per sopravvivere, anzi ne è pieno!
Seguiamo quindi il Dente del Giudizio/ e il Rene Fantasma nel museo delle strutture vestigiali (le parti inutili, appunto) per scoprire l’evoluzione del corpo umano andando a ritroso.
Quando una creatura si evolve in una nuova specie è perché ha iniziato a fare qualcosa di diverso, per esempio può aver cambiato alimentazione oppure aver affrontato un importante cambiamento climatico, quindi le parti del corpo utilissime prima di questi cambiamenti dove vanno a finire? Ecco il “lato oscuro” dell’evoluzione! Alcune di loro trovano un nuovo ruolo, altre avvizziscono, ma la maggior parte rimangono al loro posto a fare un bel niente per milioni di anni.
Non ve ne viene in mente nessuna?
E se vi dico dente del giudizio? Peli superflui? Terza palpebra? Appendicite? Coda?
Tutti ne abbiamo sentito parlare ma, essendo inutili, le abbiamo chiuse in un cassetto, anzi, le abbiamo sigillate nel nostro corpo! Eppure una volta (qualche milione di anni fa) questi “pezzi” servivano eccome. I peli tenevano caldo poi sono caduti quando il clima e lo stile di vita sono cambiati, i denti del giudizio sono diventati obsoleti da quando i cibi sono diventati più morbidi e la coda è stata un’ottima quinta appendice per volteggiare tra gli alberi fino a quando i primati si sono spostati a vivere sulla terra. L’appendicite invece funziona ancora come un filtro, ma quando si infiamma… beh, va tolta assolutamente!
E poi ci sono cose che non sono pezzi ma “ricordi” di comportamenti differenti.
Anche qui non ve ne viene in mente nessuno?
Allora vi aiuto io: il singhiozzo, la pelle d’oca e le dita raggrinzite (quando stiamo tanto in acqua). Anche in questi casi comportamenti differenti sono rimasti nella “memoria” del nostro corpo e si manifestano ancora oggi: il singhiozzo è uno spasmo del diaframma che permetteva ai polmoni di inglobare molta aria prima di un’immersione (come fanno ancora le rane prima di tuffarsi), la pelle d’oca sollevava i peli e creava un’imbottitura naturale (quando avevamo i peli, ovviamene) e le dita raggrinzite garantivano una presa migliore, soprattutto in acqua e su superfici scivolose
Lo sapevate di essere dei contenitori di tutte queste cose?
No?
Allora venite a scoprire fra queste pagine “la scimmia che è in voi” e tanti altri dettagli inutili del vostro corpo evoluto!
Un po’ libro, un po’ fumetto, sicuramente un saggio interessantissimo su quello che non sapete del corpo umano.
H!
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